Salve Alessia, a mio avviso non esiste un cane  più adatto o meno per stare con i bambini, esiste una famiglia più o meno capace ad educare cane e bambini a stare insieme ed a rispettarsi a vicenda.

Il primo passo è la scelta del cane: bisogna essere sicuri della provenienza del cucciolo,che deve essere acquistato in allevamenti che seguono il disciplinare dell’ente della cinofilia italiana e che quindi abbiano selezionato tenendo conto delle doti caratteriali dello stallone e della fattrice ed abbiano dedicato la massima cura alla socializzazione del cucciolo.

Con un cucciolo equilibrato  ed un allevatore disponibile a seguirlo nell’ inserimento in famiglia il lavoro è svolto per metà. L’altra metà spetta ai genitori.

Questo non riguarda solo il Rottweiler ma tutti i cani dai più piccoli ai più grandi.

Nel nostro allevamento abbiamo quasi tutti i nostri soggetti che vivono in famiglie con bambini più o meno piccoli,alcuni anche neonati ma non abbiamo mai riscontrato problemi importanti, spesso ci chiedono consigli su come affrontare alcune problematiche che si presentano nella vita quotidiana e sino ad oggi siamo sempre riusciti a costruire delle felici convivenze

un caro saluto

 

Ciao Francesco, il mantello del rottweiler è formato da due tipi di pelo: uno più esterno, più duro, l’altro interno, morbido e leggermente più chiaro, quest’ultimo cambia ad ogni cambio di stagione, in particolare ad inizio estate. Nel periodo caldo il cane avrà poco sottopelo , nel periodo freddo avrà una morbida protezione. Gli effetti di questa caratteristica sono che ad ogni cambio di stagione il nostro amico ha bisogno di un bel bagno e di più frequenti spazzolature. Un caro saluto

Ciao Giusy, beata te che abiti in un condominio tranquillo al giorno d’oggi e’ una cosa rara.. Volevo tranquillizzarti il tuo condominio rimarrà comunque tranquillo, il rottweiler è un cane molto silenzioso, abbaia raramente e soltanto se c’è qualcosa o qualcuno che lo stimola a farlo.

Si adatta fin dai primi giorni ai rumori e alle abitudini dell’ambiente circostante non provocando alcun fastidio.

In generale è abbastanza sedentario e preferisce starsene comodo piuttosto che scorrazzare in giro.

Cuccioli e cuccioloni  possono però trasformare l’appartamento  in un campo di battaglia!

Ma i giovani sono troppo vivaci in tutte le razze, anche in quella umana ed hanno bisogno di essere seguiti ed educati.

un saluto

 

Ciao Marcello, l’avversione del rottweiler nei confronti dei lupoidi ha origini molto lontane e dipende proprio dalle particolari necessità per cui anticamente fu selezionato, infatti già il molosso romano aveva tra i suoi compiti quello di difendere le masserie e le mandrie dai lupi e da altri animali selvatici.

L’istinto atavico è ancora molto forte nei soggetti attuali.

Questo può spiegare perché il tuo rott è così particolarmente aggressivo nei confronti dei pastori tedeschi, istintivamente individua in quel tipo di cane un pericolo da cui deve proteggere la sua proprietà (padrone, famiglia, casa, cibo ecc.).

Fu selezionato non come cane adatto a vivere rispettando le gerarchie del branco come ad esempio il cane da pastore ma per difendere persone e proprietà svolgendo tutti quei compiti che richiedevano forza e resistenza e fu favorito il forte attaccamento al padrone e il carattere  dominante, quindi il rott è capacissimo di sviluppare rapporti equilibrati con l’uomo ma non con i suoi simili perché semplicemente questo non serviva, era un compito adatto ad altri tipi di cane, anzi il suo compito era di attaccare gli animali che s’introducevano nella proprietà o si avvicinavano al padrone durante gli spostamenti delle carovane.

Riflettendo sulle esigenze di cui si è tenuto conto nella selezione dei molossoidi, si capisce che il tuo cane rispetta le regole che gli sono state tramandate geneticamente.

Ancora oggi chi ha un rottweiler sa di avere vicino a sé un guardiano fedele pronto a difenderlo e un amabile compagno di giochi eternamente cucciolo.

E’ necessario però saperlo educare nel modo corretto e impostare una buona condotta al guinzaglio indispensabile per fare delle passeggiate insieme.

Ti suggerisco per prima cosa di rivolgerti a un serio educatore cinofilo con comprovata esperienza in questa razza (vedi albo addestratori ENCI) e ti scrivo alcune mie “ regole d’oro”.

Quando esci con il cane, ricorda:

1) Lui ti adora e ti vuole difendere, un amico che ti viene incontro e ti abbraccia per Lui è una grave minaccia, avvertilo e tranquillizzalo prima.

2) I bambini sono troppo colorati, si muovono troppo, gridano troppo e spesso hanno in mano qualcosa, quindi sono una minaccia da cui Lui ti deve difendere, abitualo gradualmente a questi incontri

3) Gli altri cani specialmente se dello stesso sesso sono nemici contro di cui Lui deve combattere, dissuadilo con un’adeguata gestione del guinzaglio e dei comandi verbali

4) Nella conduzione al guinzaglio ricorda che: QUANTO PIU’ TIRI IL COLLARE TANTO PIU’ IL CANE TIRA E SICCOME LUI E’ PIU’ FORTE VINCE, quindi non devi tenere tirato il guinzaglio ma dare degli strattoncini accompagnati da comandi verbali molto brevi e duri (NO!)

5) QUANDO IL CANE COMBINA GUAI NON E’ COLPA DEL CANE MA DEL PADRONE CHE NON HA SAPUTO GESTIRLO.

Spero di averti dato buoni consigli

un saluto

 

Collare  o Pettorina questo  è il problema … dubbio amletico …

Ciao Lucia ,  Collare o Pettorina per il chihuahua?

Direi sì a tutti e due anzi a tutti e tre perché di pettorine ce ne sono di due tipi (imbracatura che prende la parte bassa del collo e la pancia, oppure che prende la pancia e le zampe anteriori).

Quello che fa la differenza è come sono confezionati:

– il materiale (tessuto o pelle) deve essere morbido e di buona qualità;

– i laccetti non devono essere troppo sottili, larghi almeno un centimetro;

– le chiusure devono essere sicure ma non troppo sporgenti;

– una volta indossati tra la pelle del cane e i laccetti deve passare un dito.

Detto questo, ci possono essere diversi motivi per scegliere il collare piuttosto che la pettorina o viceversa per esempio nel cucciolo spesso si usa la pettorina perché si sente più libero e cammina più volentieri.

Ci sono alcune controindicazioni da tenere presenti: un cane che tende a tirare troppo il guinzaglio e porta un collare rischia un’infiammazione della trachea, quindi per quel soggetto è più indicata la pettorina, del resto la pettorina che prende le zampe può provocare una scorretta deambulazione (il cane tende ad allargare i gomiti).

Io ho abituato i miei chihuahua a indossare volentieri sia collare sia pettorina e li alterno.

E’ molto importante sapere che questi utili strumenti servono per gestire il cane quando è a passeggio, non si devono MAI lasciare quando il cane è solo perché potrebbe restare agganciato accidentalmente e soffocare.

Inoltre i laccetti se tenuti per lunghi periodi possono sciupare il pelo e addirittura la pelle.

In conclusione dobbiamo saper scegliere lo strumento giusto per il nostro soggetto e usarlo nel modo corretto.

Un caro saluto

Ciao Alberto, sono Giovanni Lucarini e sono insieme e a Davide l’Addestratore e Handler dei cani dell’Allevamento Monti di Luna.  Il caso in questione, specialmente se trattasi di cane adulto, potrebbe avere origini diverse, ad esempio il cane dispone di giochi o similari a suo piacimento ed in qualsiasi momento del giorno ed e’ quindi abituato a gestirli come meglio crede e senza condividerli con nessuno…. ma essenzialmente il motivo predominante e’ quello innato in ogni cane e cioe’ la ” possessività”:
– la ciotola e’ mia;
– l’osso e ‘ mio;
– qualunque cosa trovo per terra è mio.
Tale atteggiamento potrebbe risultare estremamente pericoloso anche per il cane stesso, durante una normale passeggiata incontriamo molteplici oggetti che per loro natura potrebbero arrecare gravi danni al nostro animale ed e’ per questo che di seguito ho inserito una fotografia raffigurante una tecnica utile al fine di far rilasciare nel piu’ breve tempo possibile l’oggetto incriminato,da usare in casi estremi e solo se la conoscenza caratteriale del cane e’ ad un livello tale da rendere tale tecnica sicura per la nostra incolumita’,questo perche’ si va ad agire su parti del corpo in cui l’animale non e’ abituato ad essere toccato e comunque perche’ andiamo ad effettuare una certa “forzatura” al nostro cane.
In modo molto semplicistico la tecnica consiste nel prendere con la mano dx/sx il collare e con la sx/dx si va ad “abbracciare” il cane, leggermente davanti agli arti posteriori,a questo punto si eleva la parte posteriore mentre si effettua un leggero strattonamento del collo all’indietro, tramite il collare,contemporaneamente a tutto questo si pronuncia in tono pacato ma al tempo stesso deciso,senza bisogno di urli e grida,la parola “lascia” o quella che si e’ deciso di usare. purche’ rimanga sempre la stessa.

Se il primo tentativo risultasse infruttuoso bisogna lasciar perdere, far fare un giro anche solo intorno alla vostra persona al cane e riposizionarlo in “seduto” accanto a voi cercando di tranquillizzarlo,dopo di che riprovare l’esercizio.
Sconsiglio vivamente di prendere con la mano l’oggetto e/o gioco che il tuo cane ha in bocca,iniziando un tira e molla,salvo che non faccia parte di uno specifico esercizio ,perche’ non facciamo altro che entrare in conflitto ed in competizione con il cane, oltre che ad essere pericoloso per le nostre mani…..si usa dire, scherzosamente, che il Rott per prendere la pallina a volte prende anche la mano ed a volte anche il braccio.
Altra tecnica che, oltre ad essere immediata per i casi di pericolo come dicevamo sopra,puo’ far parte anche di una serie di esercizi rieducativi od educativi a secondo dell’eta’ del cane e’ il così detto “scambio”.
Si richiama l’attenzione del cane con un boccone o con un gioco a lui “caro” e nel momento preciso in cui molla quello che ha in bocca per prendere l’altro si pronuncia il “lascia” e lo si premia con il boccone e/o gioco.
Se lo facciamo con due giochi il cane si abituera’ all’idea che non vogliamo “rubargli” niente e che ,anzi,se ci restituisce il primo oggetto continueremo a giocare con lui con il secondo.
Il timore che gli si voglia “rubare” qualcosa in alcuni casi svanisce ignorando cio’ che il cane vuole “possedere” a tutti i costi e semplicemente avvicinandosi a lui per delle carezze e solo in un secondo momento si procede ad utilizzare uno degli esercizi sopra detti, anche per evitare che il cane timoroso tenda ad allontanarsi da noi .
Tutto ciò che ho detto ovviamente va visto in un’ottica di un buon rapporto con il cane ed una buona conoscenza del suo carattere, cosa che ci può portare ad interpretare in maniera corretta comportamenti che possono sembrare aggressivi ( il cane ringhia) ma che non lo sono affatto (il cane sta dimostrando apprezzamento per il gioco), o viceversa.
Quanto sopra, chiaramente,rimane nella sfera dei consigli utili ma che in alcuni casi devono essere ampliati e personalizzati da personale esperto di zona.

Ciao Gianni, mi chiedi del Rottweiler  con i  gatti…

La prima cosa che ci viene da pensare è che non sia possibile alcuna convivenza, in realtà non è così, conosco personalmente rottweiler  che vivono insieme al loro gatto e lo adorano. Ho messo in evidenza”loro” perché l’adorazione è riservata al gatto di famiglia e non a tutti gli altri che, al contrario, sono considerati prede da cacciare.

Un cucciolo di rottweiler che viene inserito in una casa dove sono già presenti gatti adulti si può abituare alla loro presenza e considerarli facenti parte della famiglia e quindi elementi da proteggere e coccolare.

Nell’inserimento bisogna essere molto prudenti perché inizialmente è il rot che deve essere protetto, il gatto potrebbe graffiarlo procurando delle lesioni anche gravi, soprattutto agli occhi e rendendo impossibile una futura convivenza.

Se nei primi mesi si riesce a far abituare il gatto al nuovo arrivato, anche in futuro avremo una convivenza pacifica, il cane lo riconosce come suo, lo rispetta e lo protegge.

Secondo la mia esperienza è invece molto difficile, forse impossibile abituare un rot adulto a convivere con un gatto e non è facile neppure quella tra cucciolo di gatto e cucciolo di cane perché s’instaura un rapporto tra pari in cui entrambi vogliono essere dominanti.

Conosco femmine di rottweiler che hanno allattato cuccioli di gatto, ma in questo caso predomina l’istinto materno finché i gattini sono piccoli quando crescono le dinamiche si fanno più complesse.

Un caro saluto